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Malpractice medica: cosa non fare

18 Settembre 2019

Quando si ritiene di essere vittima di un errore di malpractice medica, spesso si finisce per fare la scelta sbagliata. Elenchiamo brevemente cosa non fare onde evitare di peggiorare la propria situazione dal punto di vista legale. Fare il passo sbagliato è molto facile, quello che invece è difficile, se non addirittura impossibile in diversi casi, è riuscire a ottenere il risarcimento.

Le motivazioni  possono essere le più diverse, dalla paura di una spesa eccessiva, e quindi si opta per il non procedere all’eventuale richiesta di risarcimento, oppure a ricorrere ad avvocati generalisti che non hanno esperienza nel settore, ma che sono amici di famiglia, o avvocati dell’azienda.

Cosa non devi mai fare se vuoi essere risarcito

Una delle cose che è assolutamente vietata è il “fai da te”. Se non si hanno nozioni giuridico legali, ottenere un congruo risarcimento sarà davvero difficile. Ci sono diverse persone che, seppur danneggiate, attendono. E, quando si parla di attesa, non significa che si aspetta qualche settimana per capire come muoversi, significa che si attendono anni prima di prendere una decisione, e quando poi ci si attiva non è detto che si abbia davvero la possibilità di procedere.

Far trascorrere del tempo significa soprattutto perdere l’opportunità di avere una consulenza medico legale che si basa sulle condizioni fisiche del momento.

In molte circostanze, se passa troppo tempo dal momento in cui si verifica il danno, rispetto al momento in cui si eseguono gli opportuni accertamenti e visite, si corre il grave rischio di vedersi contestata dalla controparte la “insussistenza di nesso eziologico”, cioè la mancanza del necessario rapporto di “causa-effetto” tra il danno e le sue conseguenze.

Due cose che invece devi fare (al più presto)

Molti procedono in modo del tutto approssimativo. Ma per evitare di compromettere la tua situazione giuridica, se sospetti un danno da malpractice medica devi muoverti con celerità e prendere due decisioni fondamentali:

  1. Richiedere delle visite che attestino tale situazione.

  2. Ottenere un supporto legale per avviare tutte le pratiche.

Se non te lo dicono non sai che puoi anche mediare

Una cosa che spesso viene sottovalutata è la possibilità di mediare per ottenere il risarcimento del danno. Non solo, in alcuni casi questa fase è precedente all’azione giudiziaria e passaggio obbligato. Solo nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo si procede processualmente.

Il problema a questo punto nasce se non si ha un legale che possa consigliare l’azione migliore. Poniamo il caso che durante la mediazione venga erogata una certa somma come risarcimento. Chi stabilisce che sia congrua per il danno subito? Ci si accontenta o si contesta, ma in base a cosa? Risulta chiaro che l’intervento di un esperto sia assolutamente necessario per tutelare gli interessi del danneggiato.

Purtroppo delle volte si può avere la sensazione che affrontare questo iter sia una cosa semplice, ma così non è. Pertanto, onde evitare di perdere la possibilità di ottenere il giusto risarcimento, si consiglia di cercare un legale che operi nell’ambito delle cause per malasanità.

Oggi è possibile fruire della consulenza legale anche con modalità di pagamento a percentuale, quindi si paga il legale in base a una percentuale prestabilita, solo nel caso in cui si vinca la causa e si ottenga il risarcimento. In questo modo tutti possono ottenere una consulenza e avere il risarcimento che spetta.

Il mio studio può aiutarti grazie alla nostra esperienza e grazie alla nostra formula di pre-analisi multidisciplinare (legale e medico-legale) senza anticipo di onorari.