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Diritto Tributario

Se stai cercando un team di avvocati e commercialisti esperti in Diritto Tributario e Fiscale, che Ti difendano davanti all’agenzia delle entrate, in Tribunale, o davanti alle Commissioni Tributarie Territoriali, è importante che Ti soffermi a leggere questa pagina.

Di cosa parliamo?

Sono svariati i casi in cui si può avere a che fare con il Diritto Tributario e Fiscale, nell’ambito di un contenzioso o un pre-contenzioso azionato nei nostri confronti dall’Agenzia delle Entrate.
Qui di seguito elenchiamo i più frequenti.

Avviso bonario, comunicazione di irregolarità o invito alla compliance

L’Agenzia delle Entrate invia comunicazioni di questo genere, che non sono accertamenti fiscali, ma inviti a verificare la propria posizione fiscale ed eventualmente mettersi in regola con il pagamento delle imposte.

Le possibili irregolarità vengono riscontrate dall’Agenzia delle Entrate attraverso il confronto dei dati in suo possesso con quelli dichiarati dai contribuenti nel modello 730 o nel modello Dichiarazione Redditi Persone fisiche.

In questo modo, prima che l’Agenzia notifichi un avviso di accertamento, il destinatario della comunicazione potrà regolarizzare l’errore o l’omissione attraverso il procedimento denominato “ravvedimento operoso”.

Se, invece, il contribuente ritiene corretti i dati che ha indicato nella sua dichiarazione dei redditi, dovrà comunicarlo, indicando eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia.

Tali comunicazioni di norma avvengono tramite l’utilizzo del “Cassetto fiscale” e del canale telematico di assistenza “CIVIS”, attraverso cui i contribuenti (o loro intermediari registrati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate) possono trasmettere in formato elettronico la documentazione che ritengono utile per chiarire la loro posizione.

La gestione di questo genere di avvisi bonari deve comunque essere tempestiva ed accurata, per questo il sistema più sicuro è rivolgersi al nostro Studio, che, tramite la propria rete di consulenti legali e fiscali, Ti fornirà la necessaria assistenza richiedendoti tutta la documentazione necessaria e fornendo una prima consulenza in cui Ti suggeriremo l’opportuna via da percorrere nel caso specifico.

Cosa si intende per Mediazione Tributaria?

È una proposta di accordo che si può (in alcuni casi si deve) allegare all’istanza di reclamo contro alcuni atti emanati dall’agenzia delle entrate. Ha lo scopo di evitare il ricorso alla giustizia tributaria per la risoluzione di situazioni risolvibili in sede amministrativa (pre-contenzioso).

È una procedura più snella che evita gli oneri e le lungaggini della giustizia ordinaria.

È obbligatoria se il valore della causa è inferiore a € 50.000.

Non è una fase da sottovalutare, perché già in mediazione occorre indicare, con la maggiore precisione possibile, i motivi per cui l’atto impugnato non risulta coerente. Gli stessi motivi che poi faranno da base al ricorso giudiziale, nel caso in cui la mediazione vada fallita.

Assistenza e consulenza nella gestione di accessi, ispezioni tributarie e verifiche fiscali

L’amministrazione finanziaria ha il potere di eseguire controlli “fisici” presso il contribuente, per verificare eventuali occultamenti di profitti, o la dichiarazione di costi fittizi, o la susssitenza di eventuali falsità documentali.

Tali accessi possono essere effettuati dagli ispettori dell’Agenzia dell’Entrate, o dalla Guardia di Finanza, e di solito avvengono nell’ambito di una vera e propria “indagine” (accesso a luoghi, ispezioni, verifiche documentali).

Occorre ricordare che gli inquirenti hanno l’obbligo di informare precisamente il contribuente riguardo all’oggetto ed al motivo dell’ispezione. È anche necessario che gli ispettori siano legittimati da un’autorizzazione rilasciata dal capo dell’ufficio inquirente. IL contribuente deve altresì venire informato riguardo i propri diritti e doveri nel rapporto con l’Amministrazione Finanziaria, nonché delle norme che regolano l’operato degli accertatori.

Gli accessi devono comunque avvenire durante l’orario ordinario di esercizio delle attività e con modalità tali da arrecare la minore turbativa possibile allo svolgimento delle attività stesse (non di notte, ad esempio, a meno che non sussistano ragioni di urgenza in presunta sussistenza di determinati reati fiscali).

Il contribuente ha diritto di avere tutto il tempo necessario per rispondere alle richieste formulate; per recuperare la documentazione necessaria alla propria difesa, richiedendo termini per l’acquisizione di documenti non disponibili nell’immediato; ha anche il diritto di interpellare e farsi assistere da un professionista di fiducia prima di sottoscrivere i verbali redatti dai verificatori, anche per decidere se rispondere o meno alle domande proposte da questi ultimi, dato che in molti casi si ha facoltà di non rispondere.

In questi casi è altamente consigliato, pur nella relativa urgenza della situazione, non perdere la calma e rivolgersi al professionista di fiducia che fornirà l’adeguata assistenza e consulenza del caso.

I nostri consulenti sono a disposizione, non esitare a contattarci.

Ricorso alla Commissione Tributaria provinciale o regionale, ricorso tributario in Cassazione

Dopo il fallimento dei precedenti approcci extragiudiziali, il contribuente può rivolgersi in prima istanza alla Commissione tributaria provinciale per chiedere l’annullamento totale o parziale di un atto emesso nei suoi confronti (per esempio: un avviso di liquidazione o di accertamento, una cartella di pagamento).

Nel con contenzioso tributario di valore superiore ad Euro 3.000 sussiste l’obbligo di farsi assistere da un avvocato.

L’appello contro le sentenze emesse dalle Commissioni tributarie provinciali si svolge dinanzi alla Commissione tributaria regionale. È poi proponibile il ricorso in Corte di Cassazione.

Il processo tributario inizia con la proposizione di un ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale. Tale atto ha contenuti necessari e tipici, che devono essere rispettati a pena di inammissibilità (con conseguente perdita del diritto a difendersi).

La presentazione del ricorso non esenta dal versamento, anche se provvisorio e in alcuni casi parziale, delle somme richieste con l’atto impugnato. Tuttavia, il ricorrente può chiedere alla Commissione tributaria competente, con apposita istanza, la sospensione dell’atto, se ritiene che dallo stesso gli possa derivare un danno grave e irreparabile.

Penale Tributario: consulenza iniziale e assistenza processuale

In alcuni casi in concomitanza alla violazione tributaria possono essere contestati anche reati penali.

Le violazioni penali tributarie sono state oggetto di importanti modifiche negli ultimi anni.

In particolare, con il decreto fiscale 2020, le pene sono state ampiamente inasprite, è stata estesa, per i delitti più gravi, la responsabilità amministrativa delle società, ed introdotte per taluni illeciti la confisca ed il sequestro preventivo.

È stato anche eliminato il principio della «pregiudiziale tributaria», per cui il processo penale poteva prima iniziale solo in caso il procedimento amministrativo fosse stato già definito. Oggi, invece, i due processi possono procedere a pari passo – temporalmente – pur rimanendo separati nei due canali di competenza.

In sostanza, ci si può trovare a dover gestire il problema amministrativo-tributario in concomitanza ad una indagine penale nei propri confronti.

Il processo penale è in grado di ledere il tuo più grande bene e diritto: la libertà personale. Dunque non esitare a contattare i nostri avvocati penalisti esperti in reati tributari, nel malaugurato caso in cui dovessi trovarti in una situazione del genere.

Siamo qui per te

Ecco come possiamo aiutarti.

Cosa ci serve, cosa dobbiamo sapere per difenderti?

Se vuoi contattarci ed esporci il tuo caso, ti basterà compilare il modulo in fondo alla pagina e ti risponderemo entro 24 ore.

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Questa prima consulenza è unicamente finalizzata alla verifica delle concrete possibilità di procedere alla difesa dei tuoi diritti.

Tempistiche e preventivi di spesa

Come tutti ormai sanno, nel nostro Paese i Tribunali sono affollati e spesso inefficienti, nonchè gravati da una cronica lentezza nelle procedure.

Il nostro impegno è quello di imboccare con estrema tenacia ogni possibile via per evitare il contenzioso: soluzioni concordate extragiudiziali, accordi transattivi, mediazioni, negoziazioni, procedure consensuali.

Questo nostro approccio diminuisce considerevolmente i tempi morti e le inutili attese tra le (purtroppo frequenti) udienze di mero rinvio.

Prima di iniziare qualunque attività, Ti faremo avere una corretta stima delle spese e degli onorari professionali cui dovrai far fronte durante la gestione del Tuo caso.

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