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Malasanità: SI all’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP), NO alla Mediazione.

23 Gennaio 2020

Vediamo in questo post qual è la differenza tra Accertamento Tecnico Preventivo e Mediazione. Aspetto fondamentale, in difetto del quale c’è il concreto rischio di perdere la causa.

Fare subito causa per responsabilità medica?

Molti lettori di questo blog sapranno l’importanza della Legge Gelli in questa materia (per un approfondimento sulla Gelli, si legga qui). Ecco un concetto chiave – già esistente – ma recentemente rivisitato e rafforzato:

Se non vogliono risarcire il tuo danno da responsabilità medica, non puoi fare subito una causa “a freddo”, ma prima devi tentare una di queste due vie conciliative, contro l’ospedale e l’assicurazione: la mediazione oppure l’accertamento tecnico preventivo (ATP).”

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Il fatto che non si possa far subito causa è molto positivo, perchè così si “velocizzano” le procedure, evitando ab origine il radicarsi di cause civili, solitamente risolvibili più semplicemente con una giusta conciliazione, “pungolando” le parti che di solito fanno ostruzionismo, convincendole in tutti i modi possibili e plausibili ad interloquire con chi è stato danneggiato, invece di attendere per anni sentenze che tardano a venire, in un apparato giuridico antico e stanco come quello italiano.

Che differenza c’è tra MEDIAZIONE ed ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO e perchè noi facciamo SEMPRE e SOLO quest’ultimo?

La mediazione è un procedimento conciliativo utilizzato per molte controversie, e per alcune di esse obbligatorio:

  • È un procedimento che prevede la presenza di un mediatore autorizzato, e la possibilità della parte chiamata-convenuta, di rifiutare la propria partecipazione.
  • È un procedimento che diviene oneroso nel momento in cui la parte chiamata decide di aderirvi, altrimenti non vi sono spese.
  • È a forma libera. Ciò significa che le parti si siedono ad un tavolo insieme al mediatore ed iniziano a dialogare, formulando – possibilmente – ipotesi di risoluzione della controversia.

Tutto quanto appena citato è certamente positivo ed encomiabile (soprattutto se fossimo in Svezia o in Germania!).

Purtroppo nel nostro paese accade troppo spesso che la parte convenuta (nel nostro caso Ospedale e Assicurazione) preferisca non presentarsi alla mediazione, realizzando così, nel suo orticello, un triplice vantaggio:

  • Nessuna spesa di procedura da sostenere per la mediazione.
  • Possibilità di “allungare il brodo” quanto più possibile, e, nel frattempo, evitare di pagare.
  • Al limite, esporsi ad una lievissima sanzione (2/300 euro), che, seppur prevista dalla legge, spesso non viene applicata, se non alla fine di annosi contenziosi.

Ecco cosa succede invece in sede di Accertamento Tecnico Preventivo.

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Venendo invece a descrivere l’accertamento tecnico preventivo (detto, in giuridichese, “ATP”), vediamo finalmente molti spiragli di luce, ed un assetto molto più favorevole ad una autentica, consona e congrua, positiva risoluzione pre-giudiziale della controversia.

Ecco le caratteristiche ed i conseguenti benefici dell’accertamento tecnico preventivo di cui all’art. 696-bis:

  • Viene svolta una consulenza medico legale su di Te, che sei stato danneggiato, alla presenza dei consulenti di ciascuna parte, e soprattutto di un consulente medico super partes nominato dal Tribunale.
  • Il consulente medico DEVE tentare la conciliazione delle parti.
  • La partecipazione all’ ATP è obbligatoria per tutte le parti, comprese le imprese di assicurazione, che hanno l’obbligo di formulare l’offerta di risarcimento del danno o di comunicare espressamente i motivi per cui ritengono di non formularla.
  • In caso di mancata partecipazione, il giudice condanna le parti, che non hanno partecipato, al pagamento delle spese di consulenza e di lite (e a volte commina anche una ulteriore penale).

Ora mi pare più chiaro il motivo per cui il nostro studio utilizza sempre l’ATP e mai la mediazione.

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Dalla ATP le controparti non possono “scappare” senza conseguenze; inoltre si entra subito nel “vivo” dello scontro, diritti al cuore del problema, eseguendo una perizia medica sulla Tua persona.

Se il tuo avvocato ti sta proponendo di avanzare una richiesta di mediazione, magari tornate a dare una occhiata a questo articolo, e chiedigli qualche precisazione in più sulla scelta proposta: di certo non guasta.

Se invece stai decidendo se valga o meno la pena procedere ed intentare una causa per malpractice medica, non esitare a contattare il nostro studio per maggiori informazioni. Non devi fare altro che contattarci: lo studio ti risponderà con celerità ed avrai inoltre una pre-analisi completamente gratuita che vaglierà la fattibilità del tuo caso.