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Il nuovo CONTRATTO BASE RC AUTO: da oggi è obbligo per tutte le compagnie d’assicurazione

7 Ottobre 2020

Cos’è il Contratto Base?

Come sarà d’aiuto ai consumatori?

Quale deve essere il suo contenuto minimo?

Sappiamo tutti che i premi assicurativi in materia di “Responsabilità Civile Auto” (RCA) possono variare di molto, a seconda delle compagnie e delle coperture che si applicano.

I costi quindi possono essere sensibilmente diversificati e non sempre gli utenti riescono a districarsi fra le varie proposte e rendersi conto di quali garanzie e siano indispensabili quali invece no. Infatti le polizze assicurative sovente contengono garanzie più estese di quelle minime previste dalla norma, ma il consumatore – fino ad oggi – non poteva esserne cosciente, poiché pagava un unico premio con poca trasparenza.

Il nuovo CONTRATTO BASE in materia RC AUTO

Per favorire una maggiore trasparenza a tutela dei consumatori nella stipula dei contratti sulla responsabilità civile auto, la legge ora prevede un ‘contratto base’ di assicurazione che deve necessariamente dettagliare:

  1. Clausole fondamentali e minime necessarie per adempiere all’obbligo dell’assicurazione (previsioni specifiche su: oggetto del contratto; esclusioni e rivalse; obblighi del contraente; decorrenza e durata; attestazione stato di rischio; denuncia dei sinistri; vertenze; oneri vari a carico del contraente; bonus/malus).
  2. Condizioni aggiuntive, ovvero quelle che sono sostanzialmente negoziabili tra le parti: limitazioni o estensioni di rischio e coperture. Ad esempio: guida esclusiva, guida esperta; oppure: aumento dei massimali di legge, limitazione delle rivalse, sospensione del pagamento e/o della copertura assicurativa.

In sostanza: le assicurazioni devono ora dar conto di come si compone il valore economico del premio assicurativo versato dal cittadino, fornendo anche i relativi modelli di calcolo.

Quali vantaggi avremo?

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In questo modo il consumatore può più agevolmente confrontare le varie offerte provenienti dalle molteplici compagnie assicurative, valutando la più adeguata (o la meno costosa) per il proprio profilo di garanzie e di spesa.

Ricordo che, tuttavia, il prezzo non può essere l’unico criterio.

Occorre valutare anche la qualità della prestazione contrattuale.

Se, ad esempio, una polizza prevedesse un massimale basso, potrà accadere che nel caso tu abbia malauguratamente provocato un danno grave, la copertura non sia sufficiente, e quindi tu debba purtroppo metter mano al portafoglio.

Ovviamente la casistica è varia, ma con questa nuova impostazione del sistema contrattuale risulterà più semplice confrontare “a prima vista” i vari preventivi offerti. O almeno, questo è l’intento della nuova normativa (vedremo quali saranno gli effetti concreti: ci vorrà almeno una anno di applicazione per poter tirare qualche somma).

Il modello elettronico di preventivo

Il modello elettronico di preventivo dovrà essere applicato da tutte le compagnie e sarà lo standard informativo comune su cui basare l’offerta fornita tramite il web dalle compagnie.

Tale modello deve separare le singole poste costituenti il premio (cioè quanto si spende per ogni garanzia prestata) ma anche, ben in evidenza, l’unico prezzo complessivo annuo, sempre nell’ottica di favorire la migliore confrontabilità delle offerte.

In ogni caso, soprattutto quando accade un sinistro stradale, bisognerebbe certamente conoscere già a menadito tutte le clausole del proprio contratto assicurativo, ma ciò non è sempre oggettivamente agevole.

Con il nuovo “contratto base” dovrebbe risultare più semplice, sia in fase di stipula che in fase di “uso” delle garanzie (cioè quando succede un incidente o altro fatto coperto da polizza).

Per sapere cosa fare in quei momenti concitati, ti consiglio di scaricare (gratuitamente) la guida “le dieci cose da fare dopo un incidente!” che abbiamo preparato per te.