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Risarcimento danni alla scuola: che conseguenze subirà mio figlio?

10 Settembre 2020

Cosa succede quando un bambino ha un piccolo incidente a scuola? Quando è nostro diritto avere un piccolo risarcimento in quanto genitori e cosa possiamo fare in questi casi (senza mettere in difficoltà l’istituto scolastico)?

Quando le mamme e i papà mandano i loro figli a scuola, solitamente, non pensano che possa accadere loro nulla di male. Perfino quando sono molto piccoli ci si fida della struttura e delle insegnanti, tuttavia, purtroppo, anche a scuola, che sia quella d’infanzia o primaria o secondaria, il bambino può incorrere in incidenti di varia entità. Proprio per questo motivo, a tutela dei ragazzi e delle loro famiglie, ma anche della scuola stessa, ogni anno si paga con l’iscrizione una quota assicurativa. Spesso però, quando accadono gli incidenti, soprattutto quelli di entità minore, il genitore che ha un buon rapporto con la scuola non se la sente di richiedere il risarcimento danni.

Risarcimento danni scuola: il caso

Ci sono tante occasioni in cui un bambino si può far male a scuola, soprattutto nella scuola dell’infanzia dove i bambini sono ancora molto piccoli e hanno più possibilità di muoversi.

Un caso è quello di una mamma che un giorno è stata chiamata d’urgenza dalla scuola perché il suo piccolo era caduto e aveva perso un dentino da latte e si era ferito sul labbro.

In realtà questa è la storia di diverse mamme, perché si tratta di un incidente abbastanza frequente. I bambini, si sa, sono imprevedibili, giocano, corrono, le classi delle scuole, soprattutto quelle pubbliche, sono sempre più numerose e le maestre non sempre riescono a gestire la situazione.

Così, piccoli incidenti possono essere anche frequenti, come quello accaduto in questo caso, ma davanti a questa situazione che tipo di risarcimento si può chiedere, e soprattutto, come lo si può ottenere  senza mettere in difficoltà la scuola con la quale magari si ha anche un ottimo rapporto?

Se un bambino cade e si ferisce, per quanto le maestre lo soccorrano e allertino i soccorsi, i genitori hanno tutto il diritto di richiedere il risarcimento dei danni, soprattutto se si dovessero ipotizzare eventuali fisioterapie o interventi per eliminare segni e cicatrici. Emblematico un esempio su tutti: il bimbo che cade e si taglia sotto il mento o sulla fronte, occorrono punti e, probabilmente, se la ferita dovesse comportare un danno estetico, sarà necessario porvi rimedio una volta che l’età lo consenta.

L’assicurazione degli istituti scolastici

Ogni istituto scolastico ha un’assicurazione, sovente determinata in base a una convenzione regionale, che copre sia per la responsabilità civile verso terzi che per diversi tipi di infortuni, in questo ambito, nella maggior parte dei casi, i genitori sono chiamati a pagare un contributo, generalmente abbastanza contenuto. Una peculiarità è che l’assicurazione ha una copertura e dei prezzi che variano da istituto a istituto, per questo motivo una cosa a cui si deve necessariamente prestare attenzione è la franchigia contemplata da tale assicurazione. Questo in diversi casi è un problema perché le scuole chiamate a rispondere di un danno  si appellano a tale franchigia, quindi è molto importante informarsi bene fin dal principio onde evitare spiacevoli imprevisti.

Quali danni possono essere risarciti

Chiaramente, e non c’è bisogno di rimarcarlo eccessivamente, tra i danni risarcibili per un incidente occorso tra le mura scolastiche ai bambini, vi è quello delle spese sostenute, ovvero delle spese temporanee, quindi visite mediche riabilitazione, interventi e così via. La scuola, inoltre, dovrebbe essere tenuta a risarcire anche il danno biologico, mentre per quanto riguarda tutti gli altri fattori che vanno a incidere su un certo disagio familiare, come per esempio il bisogno di uno dei due genitori di prendere diversi giorni di ferie o aspettativa, non sempre possono essere incluse nella richiesta di risarcimento danni alla scuola.

Come si deve procedere

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La richiesta del risarcimento dei danni subiti dal proprio figlio all’interno della scuola non è un bel momento per i genitori, soprattutto se con la scuola, i docenti e il personale scolastico si ha un buon rapporto.

Basti pensare al caso di una scuola d’infanzia composta da piccole classi dove, solitamente, si ha anche un certo rapporto di confidenza tra genitori e insegnanti, e dove magari in caso di incidente le maestre si prodigano per soccorrere tempestivamente il bambino, ecco, in questi casi l’imbarazzo è del tutto plausibile.

Proprio queste remore, però, inducono i genitori a rinunciare alla richiesta del risarcimento, e questo, purtroppo, non è mai un bene. Ci si pone, giustamente, il problema dell’aumento dell’assicurazione per le scuole, o che venga meno in seguito il rapporto di fiducia che si era creato nel tempo. Tuttavia, prima di prendere decisioni affrettate, bisogna fare due conti. Il primo passo è dunque senza dubbio cercare l’ausilio di un legale, – potrebbe essere questo a fare la richiesta del danno alla scuola intervenendo per conto dei genitori – e di un medico legale che possa fare una stima del danno subito.

A questo punto, una volta quantificata e accertata l’entità del danno, si fa una stima di quelli che possono essere i costi da affrontare per l’iter di guarigione, quindi si chiede il risarcimento del danno.

Chiaramente, il consiglio è quello di cercare un buon avvocato e di non entrare, laddove possibile, in conflitto con la scuola. Purtroppo non si deve negare che vi sono stati casi in cui il rapporto tra genitori, quindi alunno, e istituto scolastico si è incrinato e i genitori hanno dovuto cambiare istituto, tuttavia, se si gestisce bene la richiesta, ponendo come obiettivo la salute del bambino, le cose si risolvono al meglio.

Se avete ulteriori dubbi su questa o altre questioni legali che abbiano a che fare con il risarcimento per danni biologici subiti, non esitate a contattarci