I tribunali italiani durante l’emergenza coronavirus
Quali sono le sorti della giustizia italiana in questo periodo di emergenza sanitaria? Vediamo assieme quali sono i procedimenti davvero sospesi in questi giorni (di grande confusione).
La situazione riguardo alla “sospensione” dell’attività delle aule di giustizia non è ancora chiara.
La situazione è diversa da tribunale a tribunale, da comune a comune: il decreto ministeriale non offre soluzioni di semplice ed immediata applicazione.
Si dispone il rinvio d’ufficio delle udienze penali e civili fissate tra il 9 Marzo ed il 3 Aprile.
Successivamente, ogni ufficio giudiziario potrà disporre, in autonomia, ulteriori misure meno drastiche, come la chiusura degli uffici al pubblico e la ripresa modulata delle attività giurisdizionali in senso stretto.
Le eccezioni.
Ecco le uniche eccezioni alla generale sospensione:
- In materia civile – non si sospendono i procedimenti cautelari aventi ad oggetto la tutela di diritti fondamentali della persona.
- In materia penale: non si sospendono i procedimenti relativi a reati che possono prescriversi, all’applicazione di una misura di prevenzione, e quelli in cui è imputato un minorenne.
- Non si fermano nemmeno le cause di competenza del tribunale dei minori.
Inoltre, saranno celebrati a porte chiuse i processi normalmente pubblici.
In questi giorni abbiamo assistito a scene di panico ed isteria collettiva.
Molti cittadini, giustamente, sono preoccupati per le sorti dei loro contenziosi, dai quali dipendono famiglie, case, lavoro e molto altro.
Ma la giustizia, negli uffici e negli studi degli avvocati, non può fermarsi.
Tutte le situazioni riguardanti trattative extragiudiziali ed altre forme di risoluzione delle controversie possono continuare a seguire il loro corso.
Per chi ha necessità di una analisi del proprio caso, resta la possibilità, anche in periodi di estrema incertezza ed emotività come questo, di contattarci