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I tribunali italiani durante l’emergenza coronavirus

20 Marzo 2020

Quali sono le sorti della giustizia italiana in questo periodo di emergenza sanitaria? Vediamo assieme quali sono i procedimenti davvero sospesi in questi giorni (di grande confusione).

La situazione riguardo alla “sospensione” dell’attività delle aule di giustizia non è ancora chiara.

La situazione è diversa da tribunale a tribunale, da comune a comune: il decreto ministeriale non offre soluzioni di semplice ed immediata applicazione.

Si dispone il rinvio d’ufficio delle udienze penali e civili fissate tra il 9 Marzo ed il 3 Aprile.

Successivamente, ogni ufficio giudiziario potrà disporre, in autonomia, ulteriori misure meno drastiche, come la chiusura degli uffici al pubblico e la ripresa modulata delle attività giurisdizionali in senso stretto.

Le eccezioni.

Ecco le uniche eccezioni alla generale sospensione:

  • In materia civile – non si sospendono i procedimenti cautelari aventi ad oggetto la tutela di diritti fondamentali della persona.
  • In materia penale: non si sospendono i procedimenti relativi a reati che possono prescriversi, all’applicazione di una misura di prevenzione, e quelli in cui è imputato un minorenne.
  • Non si fermano nemmeno le cause di competenza del tribunale dei minori.

Inoltre, saranno celebrati a porte chiuse i processi normalmente pubblici.

In questi giorni abbiamo assistito a scene di panico ed isteria collettiva.

Molti cittadini, giustamente, sono preoccupati per le sorti dei loro contenziosi, dai quali dipendono famiglie, case, lavoro e molto altro.

Ma la giustizia, negli uffici e negli studi degli avvocati, non può fermarsi.

Tutte le situazioni riguardanti trattative extragiudiziali ed altre forme di risoluzione delle controversie possono continuare a seguire il loro corso.

Per chi ha necessità di una analisi del proprio caso, resta la possibilità, anche in periodi di estrema incertezza ed emotività come questo, di contattarci